A Hero of Our Time , romanzo di Mikhail Lermontov, pubblicato in russo nel 1840 come Geroy nashego vremeni . Il suo ritratto psicologicamente indagatore di un aristocratico disilluso del XIX secolo e il suo uso di una struttura narrativa frammentata e non sincronica influenzarono Fyodor Dostoyevsky, Leo Tolstoy e altri importanti scrittori di letteratura russa. Presagiva anche gli antieroi e gli antinoveli della narrativa occidentale del XX secolo.
Quiz Name the Novelist Chi tra questi scrittori era inizialmente conosciuto come interprete della cultura di New Orleans, ma fu riscoperto alla fine del XX secolo a causa delle sue preoccupazioni per la libertà delle donne? Il romanzo è ambientato nel Caucaso russo negli anni Trenta dell'Ottocento. Grigory Pechorin è un giovane ufficiale dell'esercito annoiato, egocentrico e cinico che non crede in nulla. Impunemente gioca con l'amore delle donne e la buona volontà degli uomini. Affronta impulsivamente avventure pericolose, rischia la vita e distrugge le donne che si prendono cura di lui. Sebbene sia capace di sentire profondamente, Pechorin non è in grado di mostrare le sue emozioni. Uno degli episodi più importanti del romanzo è un duello tra Pecorin e un commilitone, Grusnickij, che si conclude con la morte di Grusnickij e Pecorin che scrolla le spalle con indifferenza. Pechorin è coraggioso, determinato e ostinato, ma alla fine le sue energie e il suo potenziale sono sprecati.
Nel 1841, in risposta ai critici di A Hero of Our Time , Lermontov lo scrisse
... l'Eroe del nostro tempo è davvero un ritratto, ma non di un individuo: è un ritratto composto dai vizi di tutta la nostra generazione in piena fioritura ... Ma non pensare che l'autore di questo libro avesse un sogno orgoglioso di correggere vizi umani ... Basti che la malattia sia stata segnalata, ma come curarla - Dio solo lo sa! (traduzione di Elizabeth Cheresh Allen [Northwestern University Press, 2016])
Questo articolo è stato recentemente rivisto e aggiornato da JE Luebering, Direttore editoriale esecutivo.
