Fuorilegge

Fuorilegge, atto di mettere una persona al di fuori della protezione della legge per il suo rifiuto di diventare impugnabile dinanzi al tribunale avente giurisdizione. In passato, questa privazione dei vantaggi legali veniva invocata quando un imputato o un'altra persona era in oltraggio civile o penale alla corte; e, nei casi di presunto tradimento o commissione di un crimine (denominato fuorilegge grave), equivaleva a una condanna oltre che all'estinzione dei diritti civili. In Inghilterra, a prova del solo fatto di grave fuorilegge, l'autore del reato è stato condannato a morte e spesso è stato ucciso a vista o durante il tentativo di arrestarlo. La condanna per fuorilegge maggiore ha anche effettuato l'immediata confisca di tutti i beni e possedimenti alla corona e ha impedito il ricevimento di qualsiasi proprietà. Nei procedimenti civili il fuorilegge fu formalmente abolito in Inghilterra nel 1879.Secondo la legge inglese, il fuorilegge può ora essere invocato solo per un accusato di accuse penali.

In altri paesi il fuorilegge nelle azioni civili era praticamente sconosciuto, ma le sue manifestazioni, che andavano dall'ostracismo sociale informale alla proscrizione legale formale, erano usate come sanzione penale. La condanna non sempre si traduceva in condanna a morte, ma spesso la punizione comportava il trasporto o l'esilio per l'autore del reato, privandolo completamente dei benefici della sua terra natale.

Alcune società praticavano una forma sociale di fuorilegge nei confronti di persone nemmeno accusate di reato, ma caratterizzate da una qualche forma di anormalità fisica o mentale. In India, ad esempio, le persone affette da lebbra sono state messe al bando e disabili e costrette dalle loro comunità a vivere in lebbroserie, senza i normali benefici della società.