Vergini vestali

Vergini Vestali , nella religione romana, sei sacerdotesse, rappresentanti le figlie della casa reale, che curavano il culto di stato di Vesta, la dea del focolare. Si ritiene che il culto risalga al VII secolo aC; come altri culti non cristiani, fu bandito nel 394 d.C. da Teodosio I.

Una vestale, marmo;  al Museo Nazionale Romano, Roma.

Scelto tra i 6 ei 10 anni dal pontifex maximus("Capo sacerdote"), le Vestali hanno servito per 30 anni, durante i quali hanno dovuto rimanere vergini. In seguito avrebbero potuto sposarsi, ma pochi lo fecero. Quelle scelte come Vergini Vestali dovevano essere dell'età richiesta, essere nate libere da genitori nati liberi e rispettabili (sebbene in seguito fossero ammissibili le figlie dei liberti), avere entrambi i genitori vivi ed essere liberi da difetti fisici e mentali. Vivevano nella Casa delle Vestali sul Foro Romano, vicino al Tempio di Vesta. I loro compiti includevano la cura del fuoco perpetuo nel Tempio di Vesta, il rispetto del voto di castità, il prelievo di acqua da una sorgente sacra (Vesta non avrebbe avuto acqua dal sistema di approvvigionamento idrico della città), la preparazione di cibo rituale, la cura degli oggetti nel tempio santuario interno e officia alle Vestalia (7–15 giugno), periodo di culto pubblico di Vesta.Il mancato rispetto dei propri doveri veniva punito con percosse; violazione del voto di castità, mediante sepoltura viva (il sangue di una Vestale non poteva essere versato). Ma le vergini vestali godevano anche di molti onori e privilegi non aperti a donne sposate o single di status sociale equivalente, inclusa l'emancipazione dal governo dei loro padri e la capacità di gestire le proprie proprietà.

Vesta (seduta a sinistra) con Vestali, classica scultura in rilievo;  nel Museo di Palermo, Italia