Baleari

La cultura rave britannica e il suono che la alimentava erano il prodotto di una cornucopia di influenze che si unirono alla fine degli anni '80: il polso della musica house di Chicago e la musica garage di New York City, la tecnologia dei semiconduttori della California settentrionale e la tecnologia dei farmaci della California meridionale, la prima musica elettronica di Monaco e Francoforte sul Meno, in Germania, e l'aumento del numero di auto possedute e delle vacanze all'estero tra i residenti delle Home Counties dell'Inghilterra.

Progettato per i club in cui il volume era alto e i toni bassi erano dominanti, la musica che ne risultava era il suono della ripetizione elettronica creativa. È stato prodotto con entrambi i campioni e le macchine ritmiche (tipicamente il sintetizzatore Roland 808 per batteria e il Roland 303 per basso). Poiché è emerso per la prima volta in club come il Ku e l'Amnesia a Ibiza, nelle Isole Baleari spagnole, un luogo di vacanza preferito per i giovani britannici amanti del divertimento, il suono era inizialmente chiamato Balearic Beat. C'erano state feste in magazzino a Londra dal 1983 circa, ma la nuova We Generation, il nome coniato dai suoi membri, forse sotto l'influenza dell'allucinogeno e dell'estasi stimolante (MDMA, o 3,4-metilendiossimetamfetamina), raggiunse la piena la M25, la gigantesca circonvallazione orbitale di Londra, sulla quale i "raver" si sono riuniti nelle loro auto prima di dirigersi versofeste da ballo tutta la notte.

La musica registrata ha raggiunto la supremazia totale: l'unica nozione di performance era nell'abilità del deejay. Il cuore della musica era "nel mix". Avendo precedentemente cercato attenzione per associazione con le star, i deejay sono finalmente diventati loro stessi delle star (inclusi alcuni ex vocalist che sono riemersi in questa nuova veste, in particolare Boy George). Come il rock and roll a metà degli anni '50, questo suono ha spazzato il mondo, decentralizzando quello che era diventato un business musicale molto centralizzato, producendo una nuova famiglia di musiche, come techno, hardcore, trance, trip-hop, giungla e basso e drum e una nuova generazione di artisti, come Orbital (che prende il nome dall'M25), Prodigy e Chemical Brothers, tutti impensabili senza il prezzo in costante aumento dei microprocessori.