Bandiera del Botswana

Bandiera del Botswana

Il popolo Tswana dell'Africa meridionale era diviso da confini politici tracciati dai coloni europei alla fine del XIX secolo. Alcuni vivevano a sud del nuovo confine nella colonia del Capo (britannica) e quindi passavano sotto la sua giurisdizione, mentre quelli a nord formavano un'entità separata sotto il controllo britannico, il protettorato di Bechuanaland. Nel 1910 l'Unione del Sud Africa fu formata da Cape Colony, Natal e le ex repubbliche afrikaner del Transvaal e Orange Free State. Per molti anni il governo del Sud Africa, dominato dai bianchi, agitò per l'annessione del Bechuanaland e di altri due piccoli territori, oggi nazioni indipendenti del Lesotho e dello Swaziland. Invece, la Gran Bretagna ha concesso l'indipendenza al Bechuanaland nel 1966 come Repubblica del Botswana.

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Il Bechuanaland non aveva simboli nazionali distintivi propri prima dell'indipendenza. La bandiera nazionale, adottata nel 1966, contrastava simbolicamente con la bandiera del vicino Sud Africa, dove erano in vigore le politiche di apartheid (segregazione razziale e sottomissione dei non bianchi). Il Botswana ha proclamato nella striscia nera centrale della bandiera e nelle sue strisce bianche che bordano la fede nella cooperazione e nell'uguaglianza razziale. Lo sfondo azzurro della bandiera è associato al cielo e all'acqua, merce rara e preziosa nel vasto deserto del Kalahari. L'importanza dell'acqua si riflette anche nel motto che compare nello stemma nazionale: è un'unica parola, “Pula”, che connota pioggia, speranza e fiducia nel futuro.