XMM-Newton

XMM-Newton , satellite dell'Agenzia spaziale europea (ESA) che osserva le sorgenti di raggi X celesti. È stato lanciato nel 1999 e prende il nome dal fisico inglese Isaac Newton.

Navicella spaziale XMM-NewtonVista della Galassia di Andromeda (Messier 31, M31). Quiz Astronomia e spazio Quiz Approssimativamente quante miglia ci sono in un anno luce?

XMM-Newton è uno dei più grandi satelliti scientifici europei. È lungo 10 metri (33 piedi), i suoi pannelli solari si estendono per 16 metri (52 piedi) e pesa 3,8 tonnellate. È stato lanciato il 10 dicembre 1999 da Kourou, nella Guyana francese, da un veicolo di lancio Ariane 5. Il satellite orbita attorno alla Terra ogni 48 ore e si trova in un'orbita eccentrica (perigeo di 7.000 km [4.000 miglia] e apogeo di 114.000 km [71.000 miglia]) che consente lunghe osservazioni di oggetti astronomici.

XMM-Newton trasporta tre telescopi a raggi X. Ciascuno di questi telescopi contiene 58 specchi in nichel placcato oro annidati (XMM sta per X-ray Multi-Mirror) che focalizzano i raggi X altamente energetici attraverso la tecnica dell'incidenza radente, in cui i raggi X vengono riflessi quando colpiscono gli specchi con un angolo molto piccolo. XMM-Newton ha la più grande area di raccolta della luce di qualsiasi telescopio a raggi X: più di 120 metri quadrati (1.300 piedi quadrati). Gli specchi focalizzano i raggi X su una delle tre telecamere o uno dei due spettrometri. XMM-Newton può osservare i raggi X nell'intervallo di energia da 0,1 a 12 keV (kiloelettron volt).

XMM-Newton studia oggetti come buchi neri, quasar e stelle di neutroni. Ha scoperto una nuova classe di buchi neri che avevano masse diverse centinaia di volte quella del Sole. Ha determinato che le stelle di neutroni sono molto probabilmente composte da materia ordinaria e non da qualche forma esotica, come strani quark e kaon. XMM-Newton ha anche scoperto un ammasso di galassie estremamente massiccio (circa 1.000 volte più massiccio della Via Lattea) ed estremamente distante (a circa 7,7 miliardi di anni luce di distanza); l'evoluzione di un tale ammasso rivela come si è evoluto l'universo stesso. La missione di XMM-Newton dovrebbe durare fino al 2020.

Geminga pulsar, ripreso in lunghezze d'onda dei raggi X dall'osservatorio a raggi X XMM-Newton in orbita attorno alla Terra. La coppia di "code" luminose a raggi X delinea i bordi di un'onda d'urto a forma di cono prodotta dalla pulsar mentre si muove attraverso lo spazio quasi perpendicolare alla linea di vista (dall'angolo inferiore destro a quello superiore sinistro nell'immagine). Erik Gregersen